CENTRO CONSERVAZIONE RESTURO La Venaria RealeHome / Dipinti su tela – Caso studio Gesù tra i dottori

Case Histories

Gesù fra i Dottori
Giovanni Battista Beinaschi

Sulla base del confronto con altre opere del pittore, l’attribuzione a Giovanni Battista Beinaschi è stata avanzata da Rossana Vitiello, funzionario storico dell’arte che ha diretto i primi interventi di restauro, e proposta nel 2010 in occasione della mostra Memorie del Sacro nelle collezioni del Castello di Racconigi.
A causa delle sue «condizioni di deperimento», nel 1923 il quadro viene inserito nell’elenco dei beni da scartare conservati al Castello di Moncalieri, dove si trovava sicuramente dall’inizio del secolo; tra gli anni trenta e quaranta del Novecento entra nelle raccolte del Castello di Racconigi. Il restauro condotto dal Centro ha previsto una prima fase di studio e intervento nell’ambito dell’attività didattica del Corso di Laurea; grazie alla collaborazione tra la Direzione regionale Musei Piemonte e il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude è stato possibile completare il recupero dell’opera e della sua leggibilità figurativa.

Breve descrizione degli interventi

Conservata in un locale di deposito al piano terra del Castello di Racconigi, l’opera appariva in gran parte ricoperta da una velinatura, realizzata prima del 1950 con fogli di carta incollati sulla superficie pittorica, che non permetteva di individuarne il soggetto.
Dato la particolare rilevanza dal punto di vista conservativo e formativo, il dipinto è stato interessato da un tirocinio svolto con gli allievi del Corso di Laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali, che è proseguito con il suo inserimento nei percorsi didattici del settore PFP2.

La delicata rimozione della carta, preventiva al trasferimento dell’opera presso il Centro, ha permesso di riportarne alla luce il soggetto e di attribuirlo alla mano del pittore Giovanni Battista Beinaschi grazie alle ricerche contestualmente condotte da Rossana Vitiello, funzionario storico dell’arte dell’ente di tutela che aveva in consegna il Castello di Racconigi e il suo patrimonio.
A seguito di un consistente intervento effettuato sul supporto e delle operazioni di pulitura, una prima presentazione dell’opera è avvenuta durante la mostra dedicata al Volto di Gesù, tenutasi presso la residenza racconigese nell’aprile del 2010.

Al termine della mostra il dipinto è tornato nei laboratori del CCR; qui, grazie alla collaborazione tra la Direzione regionale Musei Piemonte e il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, che ne ha sostenuto il completamento, è stato possibile svolgere le operazioni di integrazione delle numerose lacune ancora presenti.
Le diverse fasi operative del restauro, che ha garantito non soltanto il recupero conservativo dell’opera, ma anche la piena leggibilità del soggetto e della qualità pittorica del dipinto, possono essere sinteticamente descritte come di seguito:

  • primo intervento in loco: la rimozione della velinatura di carta incollata sulla superficie, parzialmente distaccata con numerosi frammenti di colore adesi, ha reso necessari consolidamenti localizzati e una nuova velinatura
  • rimozione della tela da rifodero e della colla pasta dal verso
  • trattamento biocida
  • consolidamenti e fermatura del colore
  • asportazione della velinatura e successiva pulitura della superficie da ritocchi e vecchie vernici alterate
  • intervento di foderatura, svolto con idonea metodologia in considerazione delle particolari caratteristiche della tela rada di supporto
  • tensionamento su nuovo telaio ligneo
  • stuccatura a imitazione della texture superficiale, volta a risarcire le lacune diffuse
  • integrazione pittorica con colori ad acquerello e velature finali a vernice
  • applicazione di vernice finale a scopo protettivo