Due tessuti indigeno-americani
Perù, periodo Chimu (1000-1200 d.C.) e periodo Chancay (1300 circa d.C.)
Breve descrizione dell’intervento
I due manufatti archeologici indigeno-americani appartenenti alla collezione tessile di Seth Siegelaub, ora donata alla Fondazione Antonio Ratti di Como, sono testimonianza del complesso e variegato universo della produzione tessile preispanica, valutata come una delle attività produttive e creative più prolifiche del continente sudamericano. Tale complessità rende gli antichi tessuti peruviani un bacino di grande interesse scientifico per lo studio, la conservazione e la valorizzazione dei tessili di ambito archeologico ed etnografico.
Il tessuto con frange con funzione decorativa e la piccola borsa, contenitore di foglie di coca, sono arrivate nei laboratori del CCR nel 2024, con problematiche conservative derivate da un accentuato degrado dell’intreccio tessile che, seppur completo di tutte le sue parti, è caratterizzato da una grave fragilità delle fibre.
Le soluzioni che sono state adottate, confrontando i dati provenienti dall’osservazione dei manufatti con le informazioni storico-stilistiche e i risultati ottenuti dalle indagini diagnostiche, hanno consentito di riportare i tessuti indigeno-americani in una situazione conservativa stabile e di ottenere un corretto recupero dei valori materiali e formali nel rispetto della loro funzione d’uso.
Un approfondito studio della superficie tessile ha preceduto la fase di pulitura fisica e il trattamento localizzato di depositi puntuali con una soluzione idroalcolica precedentemente testata.
La tipologia e distribuzione dei punti del consolidamento conservativo sono state studiate per recuperare l’ortogonalità dell’intreccio nelle aree con perdita di coesione e bloccare l’avanzamento del degrado.
I manufatti sono stati resi autonomi e svincolati da qualunque sistema espositivo e, nel rispetto delle loro caratteristiche tecniche e di tridimensionalità, resi completamente ispezionabili, in una nuova forma di fruibilità grazie all’utilizzo di supporti in velo di seta tinto. Questa soluzione si pone in linea con le scelte di metodo del CCR, che predilige un approccio conservativo al restauro dei manufatti archeologici ed etnografici.
A completamento del progetto, in occasione della giornata di studi “Archivio aperto: tessuti precolombiani e coloranti naturali. Una narrazione tra restauro, tecniche di tintura e significato” organizzata dalla Fondazione Ratti il 21 settembre 2024, il gruppo di lavoro ha presentando l’intervento di studio e restauro con il contributo: Restaurare la collezione tessile di Seth: un dialogo multidisciplinare tra conservazione, ricerca e nuove forme di fruibilità per i tessuti etnografici.