Archivio CCR
55mc19-DM-2014_Milano, Pinacoteca di Brera, B. Luini, Dio padre e angeli, inv. 5533
Descrizione facilitata:
Dio padre e angeli è un dipinto murale (dipinto fatto su un muro).
Il dipinto decorava Villa della Pelucca a Sesto San Giovanni.
Il dipinto è stato staccato da Villa della Pelucca nel 1821-1822 ed è stato messo su tavola di legno.
Bernardino Luini ha realizzato il dipinto nel 1514.
Il dipinto è conservato presso la Pinacoteca di Brera di Milano.
La restauratrice Pinin Brambilla Barcilon ha restaurato il dipinto alla fine del 1900.
Il Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale ha restaurato il dipinto nel 2014.
Gli scienziati del Centro di Venaria hanno fatto analisi scientifiche per studiare le sostanze presenti sopra il dipinto e i colori utilizzati dall'artista.
I restauratori hanno inserito il dipinto in camera anossica (camera senza ossigeno) per eliminare gli insetti che mangiano il legno.
Hanno eliminato la parchettatura (assi orizzontali e verticali di legno dietro il dipinto che servono a tenere insieme la tavola).
La parchettatura era stata montata in un vecchio restauro.
Hanno riempito le mancanze di legno con stucco (strato di gesso e colla).
Hanno montato un nuovo telaio (struttura di legno che sta dietro il dipinto e serve a sostenere il dipinto).
Dopo i restauratori hanno lavorato sulla parte davanti del dipinto.
Hanno fermato le parti di colore che si stavano staccando.
Hanno pulito il dipinto dalla polvere.
Hanno riempito le parti senza colore con stucco (strato di gesso e colla).
Hanno dipinto lo stucco con acquarelli.
Abstract dell'intervento:
Restauro
L’intervento su Dio padre e angeli rientra nella manutenzione straordinaria delle opere provenienti da Villa La Pelucca (Sesto San Giovanni), una serie di dipinti murali staccati da Stefano Barezzi ed entrati a far parte della collezione della Pinacoteca di Brera. Il presente progetto è stato condotto nel rispetto dei numerosi restauri svolti sui dipinti, tra cui si annovera quello di Pinin Brambilla Barcilon della fine degli anni Novanta.
Obiettivo principale è stata la stabilizzazione dei supporti lignei, infatti, il trasporto delle opere su tavola ha determinato gravi degradi della pellicola pittorica, causati dalla sensibilità del supporto ligneo alle variazioni termo-igrometriche. Oltre a questi danni, sono stati rilevati attacchi di insetti xilofagi e difetti dovuti alla stabilità strutturale dei supporti per la scarsa qualità del legno impiegato.
A carico del supporto sono stati svolti i seguenti interventi: disinfestazione in camera anossica, rimozione della vecchia parchettatura, eliminazione del sistema di contenimento, progettazione di una struttura per rendere le assicelle che intestano la tavola indipendenti, spostamento dell'etichetta della parchettatura sul supporto, risarcimento delle fenditure, stuccatura delle lacune, realizzazione del nuovo telaio.
Sulla pellicola pittorica si è cercato di ripristinare una lettura omogenea, operando nel rispetto degli interventi precedenti. Sono quindi stati eseguiti consolidamenti dei difetti di adesione della materia pittorica, una pulitura superficiale (dry cleaning) con gomme e la rimozione dei residui con pennelli e aspiratore. Inoltre, sono stati mantenuti i ritocchi e le stuccature pregresse e sono state stuccate e integrate con colori acquarello le fenditure recenti e i fori da sfarfallamento. Infine, gli ingiallimenti sono stati attenuati con l'utilizzo di matite colorate.
Bibliografia
M. Cardinali, P. Luciani, A. Minì, Interventi conservativi su supporti lignei complessi: alcuni casi applicativi affrontati durante il restauro degli affreschi di Bernardino Luini strappati da villa La Pelucca e di quattro pannelli con cineserie provenienti dal Palazzo del Quirinale, in Lo Stato dell’Arte, XIV Congresso Nazionale IGIIC (Accademia Di Belle Arti di L’Aquila, 20/22 ottobre 2016), Nardini, 2016.