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Archivio CCR

57mc03-SL-2008_Novalesa, Museo di arte religiosa alpina, Madonna con Bambino e sant’Anna (Sant'Anna Metterza)
Scheda di restauro
Mappatura grafica tecnica costruttiva

57mc03-SL-2008_Novalesa, Museo di arte religiosa alpina, Madonna con Bambino e sant’Anna (Sant'Anna Metterza)



Il restauro della Sant'Anna metterza del Museo d'arte religiosa alpina di Novalesa, sede distaccata del Museo diocesano di Susa, è stato svolto nell'ambito di un progetto di didattica ordinaria iniziato nel 2008 ed è stato approfondito con la tesi e la borsa di studio post laurea grazie al lavoro di Anna Balbo, terminato nel 2012. L'intervento è stato accompagnato da un'approfondita campagna diagnostica (radiografia digitale, fluorescenza ultravioletta, riflettografia infrarossa e in falso colore) che ha permesso di individuare la natura dei pigmenti utilizzati e di riconoscere gli interventi di epoca successiva. 

Restauro

Il restauro della Sant'Anna Metterza del Museo di Novalesa ha avuto come obiettivi principali la pulitura della superficie dalle numerose ridipinture. L'intervento è iniziato con la rimozione dei depositi di polvere con pennelli e aspirapolvere e la fermatura degli strati pittorici decoesi con adesivo, termocaurerio e pesetti. La rimozione delle ridipinture è stata effettuata in modo differenziato a seconda delle delle campiture, alternando metodi meccanici e chimici. Terminata la rimozione della ridipintura sono stati eliminati i depositi superficiali coerenti e lo strato di natura proteica alterato, che coprivano la policromia originale. Sono seguiti gli incollaggi degli elementi sconnessi: per i piccoli frammenti (braccio del Bambino e frammento di corona) è stata impiegata colla vinilica, mentre per la mano sinistra della Vergine e l’elemento laterale della cornice inferiore del basamento sono stati usati colla forte, morsetti e molle per tenere in posizione le parti durante la fase di asciugatura. Le lacune sono state integrate con legno della stessa specie per restituire regolarità alla superficie. Con lo stesso materiale è stata ricostruita anche una delle pigne mancanti, documentata dalle fotografie storiche. In accordo con il funzionario dell’Ente di Tutela si è scelto di non integrare con stuccature le lacune in cui emerge la materia lignea, ma soltanto due aree con la tela dell’incamottatura a vista. Le abrasioni sono state adeguate con velature acquarello. Infine, è stata applicata una vernice protettiva finale. 

 

Bibliografia

- A. Balbo, La sant'Anna Metterza di Novalesa. tecnica e stile di una scultura lignea tra la Moriana e la Valle di Susa. Ananlisi scientifiche e progetto di intervento, tesi triennale di laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali, prof. F. Spagnoli, S. Piretta, a.a. 2008-2009.