Archivio CCR
23-MT-2021_Torino, Museo di Antropologia ed Etnografia dell'Università (MAET), Mummia umana egizia e poggiatesta ligneo S. 16731
Descrizione facilitata:
La mummia egizia è distesa su un fianco.
La mummia è conservata al Museo di Antropologia ed Etnografia di Torino.
Il Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale ha restaurato la mummia nel 2021.
Grazie alla collaborazione con il centro medico della Juventus gli scienziati hanno fatto analisi scientifiche per vedere all'interno della mummia. In questo modo hanno capito l'eta e il sesso della mummia.
I restauratori hanno eliminato lo sporco dalla superficie con un piccolo aspiraore e con uno strumento che emette raggi laser. Hanno rinforzato le parti di tessuto rovinate inserendo seta trasparente. Hanno ricucito i frammenti staccati.
Dopo il restauro, la mummia è stata esposta alla mostra "L’uomo svelato. Studi e restauro di una mummia egizia di 4500 anni" a Palazzo Mathis, Bra (2021).
Abstract dell'intervento:
Restauro
La mummia egizia in posizione rannicchiata proviene dalla necropoli nord di Gebelein (Alto Egitto), esplorata nel 1920 dalla Missione Archeologica Italiana (MAI) condotta da Giovanni Marro, medico, antropologo e fondatore del Museo di Antropologia ed Etnografia di Torino.
La mummia con gli arti e il corpo bendati e il volto dipinto sulle bende, è tra le più antiche mummie della collezione egizia del MAET e rappresenta una rarità per lo stato di conservazione delle bende e del sudario che la avvolgono. Il progetto di restauro è stato eseguito in collaborazione con gli antropologi dell'Università di Torino e del MAET e con la direzione egittologica della Soprintenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino.
Il progetto di recupero conservativo della mummia si è posto come finalità l’indagine della sua storia conservativa, il rispetto dei materiali originali e la compatibilità dei nuovi materiali e delle tecniche utilizzate per l’intervento di restauro con i materiali originali.
Il restauro è stato condotto nell'ottica del minimo intervento: dopo la rimozione dei depositi estranei presenti sulla superficie, è stata condotta la pulitura del tessuto con una metodologia combinata (microaspirazione e pulitura laser per i depositi più consistenti). In questo modo è stato possibile restituire i dettagli del volto dipinto. Sono quindi stati eseguiti i consolidamenti delle parti di tessuto lacerate con supporto in seta trasparente. In questa fase è stato possibile ricollocare anche alcuni frammenti.
Grazie alla collaborazione con il J|Medical (Juventus Medical Centre) è stato visualizzato l'interno del reperto con la tomografia computerizzata (TAC).
Dopo il restauro la mummia è stata eposta alla mostra L’uomo svelato. Studi e restauro di una mummia egizia di 4500 anni (Palazzo Mathis a Bra, 2 settembre - 12 dicembre 2021) con un progetto finanziato da Fondazione CRC.