Archivio CCR
14-TA-2022_Saronno, Chiesa Prepositurale SS. Pietro e Paolo, G. Ferrari, Dio Padre circondato da quattro angeli
Descrizione facilitata:
Dio Padre circondato da quattro angeli è un dipinto su tela.
Il pittore Gaudenzio Ferrari ha realizzato il dipinto nel 1540-1545.
Il dipinto è conservato nella Chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Saronno.
Il Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale ha restaurato il dipinto nel 2022.
Il dipinto prima appoggiava su una tavola di legno. Nel 1932 il restauratore Mario Pellicioli ha staccato lo strato di pittura dalla tavola di legno perchè era rovinata e ha attaccato lo strato di pittura su una tela.
I restauratori del Centro di Venaria hanno studiato il dipinto e fatto analisi scientifiche per capire come era fatto prima di essere staccato dalla tavola di legno.
I restauratori hanno pulito il dipinto dalla vernice ingiallita e dalle pitture fatte durante il restauro di Pellicioli.
Hanno eliminato le stuccature rovinate (strato di gesso e colla che serve per riempire le mancanze di colore) del vecchio restauro.
Hanno tenuto le stuccature fatte da Pellicioli ancora ben conservate.
Hanno riempito le mancanze di colore con stucco (gesso e colla).
Hanno colorato lo stucco con acquerelli e vernici.
Alla fine hanno verniciato il dipinto per proteggerlo dai raggi del sole e dalla polvere.
Abstract dell'intervento:
Restauro
Il restauro sul dipinto Dio Padre circondato da quattro angeli costituisce un caso particolarmente complesso di intervento su un dipinto su tavola trasporato su tela. Il dipinto, infatti, oggi presenta un formato e un supporto non originali, dovuti a complicate vicende conservative sviluppatesi nel corso del 1900. In particolare, il restauratore Mauro Pellicioli ha eseguito le operazioni di trasporto del colore nel 1932 a causa delle gravi condizioni di conservazione del supporto ligneo.
Lo studio dell'opera e l'approfondita campagna diagnostica (infrarosso in falso colore, infrarosso, radiografia digitale, analisi UV, transilluminazione) hanno permesso di approfondire la conoscenza del dipinto. Inoltre, le fonti documentarie e le tracce di materiali originali presenti al di sotto delle stuccature hanno permeso di capire come era realizzato l’antico tavolato.
L'intervento è iniziato con una pulitura dai depositi di polvere. Sono emerse così la vernice scura dai toni giallo-dorati e le numerose ridipinture relative a restauri precedenti. Si è quindi deciso di eliminare la vernice ingiallita e le ridipinture alterate o sovrapposte a materiale originale recuperando i toni cromatici dello sfondo e degli incarnati. Le aree interessate da ampie lacune, stuccate e integrate da Pellicioli, sono state mantenute e successivamente accordate cromaticamente.
Le lacune, emerse a seguito della pulitura, sono state stuccate a imitazione di superficie e reintegrate con acquerelli.
Sull'opera è stata poi eseguita una prima verniciatura per uniformare la superficie. É stata quindi perfezionata l'integrazione cromatica con colori a vernice ed è stata nebulizzata una vernice protettiva.