Da uno dei depositi del Castello di Racconigi, nel dicembre 2005, sono state portate nei laboratori del Centro cinque tele, velinate, arrotolate e sovrapposte l'una all'altra su un cilindro costituito da listelli di legno.
Tra queste vi era il ritratto equestre di Caterina Isnardi di Caraglio e Delibera Eleonora San Martino di Parella, 1658 - 1663 ca.
Dopo aver srotolato il dipinto, è stato possibile procedere con l'esame del suo stato di conservazione e intraprendere alcune indagini conoscitive preliminari relative all'entità del degrado pregresso e in atto, oltre che alla natura degli interventi effettuati.
Lo studio condotto ha evidenziato:
E' stato possibile, inoltre, rilevare la presenza di vaste aree molto rielaborate: è emerso come il dipinto sia stato oggetto di più interventi di restauro pittorico, che l'incrocio delle fonti storiche e l'analisi materica ha consentito di meglio definire e attribuire. La totalità della superficie dipinta è stata, infatti interessata da tre interventi di restauro e manutenzioni ad opera di Stefano Chiantore (1821), Eugenio Buccinelli (1886) e Rodolfo Morgari (1889-90), dato confermato dallo studio storico artistico condotto e dalle analisi UV e con raggi X sui volti delle due effigiate.
[Il restauro è pubblicato in C.E. Spantigati (a cura di), Delle cacce di dono il sommo impero. Restauri per la Sala di Diana alla Venaria Reale, "Archivio", n.2, Nardini Editore, Firenze 2008, pag. 125 - 161]
La possibilità di esaminare la morfologia dell'opera con l'ausilio di indagini multispettrali non invasive ha permesso di ricostruire con più precisione la stratigrafia delle sovrapposizioni, così da perfezionare metodologie di pulitura adeguate ad ogni caso specifico.
Fluorescenza U.V.
Dalle analisi a ultravioletto eseguite prima del restauro si è riscontrata la presenza di ridipinture e numerosi strati filomgeni ossidati.
Nello specifico sul volto di Caterina Isnardi si sono potuti distinguere i tre interventi di restauro e manutenzione documentati.
Radiografia a raggi X
Dai due particolari radiografici eseguiti sui volti delle due dame del dipinto di Mathieu, si intuisce quanto fossero estese le ridipinture che risultano meno radiopache delle stesure originali. Inoltre sul volto di Delibera Elenora si possono notare numerose lacune presenti sotto le ridipinture che non sono visibili né a luce diffusa né a U.V.
L'intervento conservativo ha riguardato in prima istanza il verso del dipinto a cui è stata restituita la condizione di migliore planarità, coesione e continuità.
Per garantire una opportuna conservazione dell'opera, anche in ambienti in grado di sollecitare dinamicamente il supporto attraverso possibili variazioni termoigrometriche, è stato progettato un sistema di vincolo e sostegno.
Gli interventi sul recto hanno riguardato l'eliminazione della velinatura superficiale.
La determinazione dello stato di conservazione della cromia originale, unitamente alla progettualità dei passati interventi, hanno fornito le motivazioni necessarie al mantenimento o all'asportazione degli strati sovrammessi non originali: è stato ritenuto opportuno mantenere il restauro eseguito nella prima metà dell'Ottocento, ormai storicizzato, data anche la presenza di una grave perdita della materia pittorica originale.
Segui il racconto storico - artistico dell'opera sul sito della Reggia di Venaria a questo link:
www.lavenaria.it/it/webzine/lopera-mese/reali-eroine