Conservata in un locale di deposito al piano terra del Castello di Racconigi, l’opera appariva in gran parte ricoperta da una velinatura, realizzata prima del 1950 con fogli di carta incollati sulla superficie pittorica, che non permetteva di individuarne il soggetto.
Dato la particolare rilevanza dal punto di vista conservativo e formativo, il dipinto è stato interessato da un tirocinio svolto con gli allievi del Corso di Laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali, che è proseguito con il suo inserimento nei percorsi didattici del settore PFP2.
La delicata rimozione della carta, preventiva al trasferimento dell’opera presso il Centro, ha permesso di riportarne alla luce il soggetto e di attribuirlo alla mano del pittore Giovanni Battista Beinaschi grazie alle ricerche contestualmente condotte da Rossana Vitiello, funzionario storico dell’arte dell’ente di tutela che aveva in consegna il Castello di Racconigi e il suo patrimonio.
A seguito di un consistente intervento effettuato sul supporto e delle operazioni di pulitura, una prima presentazione dell’opera è avvenuta durante la mostra dedicata al Volto di Gesù, tenutasi presso la residenza racconigese nell’aprile del 2010.
Al termine della mostra il dipinto è tornato nei laboratori del CCR; qui, grazie alla collaborazione tra la Direzione regionale Musei Piemonte e il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, che ne ha sostenuto il completamento, è stato possibile svolgere le operazioni di integrazione delle numerose lacune ancora presenti.
Le diverse fasi operative del restauro, che ha garantito non soltanto il recupero conservativo dell’opera, ma anche la piena leggibilità del soggetto e della qualità pittorica del dipinto, possono essere sinteticamente descritte come di seguito: