28 Ottobre 2022

Neoclassicismi a Torino, dal Settecento al giovane Antonelli è il nuovo evento espositivo della Pinacoteca Albertina di Torino.
In mostra anche i frammenti di un fregio in marmo ottocentesco rinvenuti nei depositi dell’Accademia e restaurati nel laboratori di Dipinti murali del Centro, nell’ambito dell’attività di tesi di Elisabetta Vago coordinata da un gruppo di lavoro composto da un’équipe pluridisciplinare di docenti afferenti a diverse discipline umanistiche e scientifiche, con la supervisione e coordinamento dei professionisti del CCR..
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Il corpus dei calchi della gipsoteca dell’Accademia Albertina, in particolare quelli architettonici basati sullo studio dei rilievi antichi, ha rappresentato negli anni centrali dell’Ottocento materiale essenziale per la formazione dei giovani allievi, futuri architetti e artisti.

A questo nucleo appartengono i frammenti che, rinvenuti nei depositi dell’Accademia, riproducono una cospicua porzione del fregio continuo in marmo con coppie di grifoni affrontati, girali e candelabre della trabeazione del tempio dedicato dall’imperatore Antonino Pio alla moglie Faustina in Campo Vaccino a Roma.

Era stato nel 1843 il professore Alessandro Antonelli ad ordinare l’esecuzione di questi calchi ‘dal vero’.

L’intervento conservativo, che ha permesso il recupero e la ricomposizione dei frammenti del fregio, è l’esito di una proficua collaborazione tra il Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”, l’Università degli Studi di Torino e l’Accademia Albertina di Belle Arti.

L’intervento è stato completato nell’ambito di un tirocinio formativo e di orientamento extracurriculare promosso da UNITO e CCR (gennaio luglio 2022).
L’importante recupero si è svolto tra il 2020 e il 2022 sotto la direzione di Valeria Moratti, funzionario storico dell’arte della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Torino.

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✅ Pinacoteca Albertina, Torino
📆 28 ottobre 2022 - 25 giugno 2023